[gap. xii.]
   le macchie del sole.
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   dere tali disegni, e dopo di avermi espresso la sua soddisfazione, li ha mandati al signor Christie, regio astronomo di Greenwich. .Quantunque preferiscaci le fotografie della superficie solare, parve al signor Capron che i miei schizzi possano supplire alle lacune nei giorni in parte nuvolosi, nonché ai particolari che non si vedono nelle lastre fotografiche. Io ricevei dal signor Cbristie una lettera cortesissima, in cui dice che sarebbe assai difficile voler paragonare i risultati ottenuti mediante disegni, per quanto accurati, con quelli desunti dalle fotografie ; principalmente per quel che riguarda la grandezza accurata delle macchie paragonate col diametro del sole. E senza dubbio, ha ragione.
   > Qual è la causa, secondo la mia supposizione, di coteste macchie nel sole ? È molto difficile rispondere alla vostra domanda. Succedono cambiamenti incessanti sulla superficie del sole, od a meglio dire, nell' interno del sole e che appariscono alla superficie. Alle volte compionsi con enorme attività ; ed alle volte più lentamente. Ricorrono alternamente in periodi di sette ad otto settimane, i quali vanno soggetti alla lor volta ad una periodicità di circa undici anni, vale a dire che le brevi eruzioni ricorrenti delle macchie continuano per alcuni anni, finché giungono al maximum, da cui vanno via via scemando. Posso dire che noi ci troviamo ora (agosto 1SS3) all' epoca massima, o vi siamo vicinissimi. Non v' è dubbio che questo periodo è in intima-connessione con le nostre aurore boreali ; ma non credo che l'influsso delle macchie solari sulla luce e il calore sia percettibile. Qualunque possa essere cotesto influsso, si sentirebbe ugualmente su tutto il globo terrestre. Abbiamo anni umidi, asciutti, freddi e caldi, ma non sono mai tali dappertutto. La stagione che prevale in un paese, è spesso tutt' al rovescio in un altro, forse nel paese adiacente. Non così colle aurore boreali, le quali sono universali nelle due