314 ASTRONOMI 13 STUDIOSI D* UMIL CONDIZIONE. [CAP. XII.]
figliuoli, giacché 1' educazione è una cosa che i genitori, se vogliono provvedere all' avvenire di essi, non devono trascurare. Verso il 1S75 però la raia attenzione si rivolse ad imo strumento a buon mercato annunziato dal Solomon : quello eh' ei chiamava il suo telescopio di cingile sterline. Ne comprai uno, e mi fece crescer la voglia, dacché la sua potenza non arrivava ad insegnarmi nulla della superficie dei pianeti. Dopo essermene servito per circa due anni, lo vendei ad uno studente, e mi trovai poi ad aver messo insieme tanti risparmi da essere finalmente in grado di acquistare quello che ho ora. Volete aver la compiacenza di passare nella camera attigua a vederlo ? >
Andai a vedere il nuovo telescopio, il quale, estratto dalla sua cassa e collocato sul suo piede, apparve in bella condizione. È un rifiessore della fabbrica Cooke e figli di York, con 1' obbiettivo di tre pollici ; la lunghezza focale di quarantatre ; e il telescopio montato con le lenti pancratiche, di circa quattro piedi. Fu costruito sotto la direzione dello stesso Robertson, ed è una specie di combinazione di vari strumenti.
< Anche questo strumento (ei proseguì), buono com' è pel danaro che mi costa, non mi soddisfa, ed accresce le mie voglie. Un'occhiata a traverso un equatoriale fisso, di quelli che trovansi in ogni grande Osservatorio, è uno spettacolo glorioso. Io non dimenticherò mai quello che vidi all' Osservatorio di Dunecht, quando vi fui invitato cortesemente dal dottor Copeland, primo astronomo del Conte di Crawford e Balcarres.
> Voi mi chiedete che abbia fatto nell' esplorazione astronomica, e duolmi di dovervi rispondere che ho potuto far poco, salvochè soddisfare la mia propria curiosità; ed anche in questo, ripeto, sono rimasto con parecchia voglia in corpo. Dal 1S7S ho osservato giorno per giorno, con lenti affumicate, le macchie del sole, ed ho fatto molti disegni di esse. Il signor Rand Capron, l'astronomo di Guildown, ha voluto ve-