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Inventori e industriali

Samuele Smiles (versione di Gustavo Strafforello)
Barbera Editore Firenze, 1885, pagine 372

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   [CAP. XI.] 1.' IIARLAND DIRETTORE DI UN CANTIERE. 287
   si faceva; e siccome avevamo commissioni dal governo russo, dalla Cina, dal continente, non che dai nostri armatori, io ebbi il destro di osservare che la qualità era un elemento importantissimo in ogni buon successo industriale. Il mio principale, il signor Tommaso Toward, era di salute mal ferma; e volendo passare i suoi inverni all' estero, mi affidò intieramente la direzione delle officine del cantiere. Ma non vi era probabilità di alcuno sviluppo materiale degli affari, ed invece si presentò una futile circostanza, la quale cambiò di bel nuovo il corso della mia carriera.
   Comparve nei giornali un annunzio con cui si chiedeva un direttore per un cantiere a Belfast ; io m'inchiesi della situazione, mi offrii, fui accettato ed entrai in ufficio nel Natale del 1854. Il cantiere era assai più vasto di quello sul Tyne e capace di grande espansione. Situato sulla ben nota Isola della Regina, aveva un' estensione di circa quattro acri ; era dato in affitto dai commissari del porto di Belfast, e siccome aveva un sufficiente pendio, vi si potevano liberamente varare le più grandi navi. Infatti, la prima costruitavi, la Maria Stenhoiise, era stata appunto ultimata e varata dai signori Roberto Ilickson e C., allora proprietari dell' impresa. Possedevano eziandio le officine di Eliza Street, a Belfast, messe su per lavorai-e con vecchi materiali di ferro ; ma, non essendo riuscite rimu-neratrici, furono, poco appresso, serrate.
   Entrando nel cantiere trovai che la ditta aveva una commissione di due grossi bastimenti a vela, uno dei quali era in parte già piantato; ed io mi vi misi attorno immediatamente. Il signor Ilickson, il socio d'industria, non conosceva praticamente la bisogna, sicché tutto quello che riferivasi alla costruzione dei bastimenti cascò sulle mie spalle. Io ero venuto a surrogare un direttore licenziato sommariamente, il quale quantunque non avesse saputo contentare i principali, era però molto amato dagli operai. Per conseguenza la