2S2 la costruzione navale a belfast.- [cap. xi.]
   Ma torniamo al mio tirocinio nella costruzione navale. I miei precedenti sforzi nel disegno navale nello stabilimento Stephenson eransi sviluppati e maturati in quello dei Thompson sul Clyde. Modelli e disegni erano eseguiti più accuratamente che in addietro sulla scala di un quarto di pollice. Le parti esterne della poppa mettevausi su d'un tratto correttamente; laddove, per lo passato, poggiavansi in prima su grandi seste di legno. Io trovai eziandio la maniera di disegnar prontamente e correttamente l'ossatura di un modello, collocandolo sur una superficie piana con attraverso un ceppo rettangolare, applicando poi tosto una matita, in un matitatoio conveniente, sulla superficie curva. Cotesto metodo è ora d'uso generale.
   Anche allora ferveva la gara di celerità fra i piroscafi del Clyde. Primeggiava fra i competitori il defunto David Hutchinson, il quale, quantunque si compiacesse del Montanaro, costruito, nel 1853, dai Thompson, non esitò ad allungarlo per renderlo più acuto sì da assicurargli il primato della velocità durante la stagione susseguente. I risultati furono soddisfacenti ; e i suoi piroscafi andarono via via ingrandendo finché svilupparonsi nei famosi Jona e Canibria, costruiti ultimamente per lui dalla stessa ditta. Soggiungerò qui che il piroscafo ad elice Giura, per la Compagnia Cunard, fu l'ultimo grande lavoro a cui presi parte mentre ero coi Thompson.
   Andai quindi sul Tyne a soprintendere alla costruzione delle navi e delle caldaie navali. Il cantiere era a San Pietro, circa due miglia e mezzo sotto Newcastle. Io trovai che1 il lavoro che vi si faceva era rozzo e affrettato ; ma,, coli' attenzione costante a tutti i particolari e coli' ispezione diligente, quando passavo a rassegna i pezzi eseguiti (pratica molto in voga colà, ma ch'io poi dissuasi), mi studiai di innalzare il tipo dell' eccellenza senza un aumento corrispondente di prezzo. Era mio scopo perfezionare la qualità del lavoro che