[CAP. V.] MACCHINA DEL WATT PER ISC0LP1RE. 139
un meeting per onorar la memoria di Guglielmo Murdock — degnissimo uomo e mio vecchio amico. Quando mi trovò che lavoravo con la prima valvola a sdrucciolo (soupapc ci tiroir) introdotta in una fabbrica di macchine in Horsley, mi carezzò la testa dicendo a mio padre : ™ Caro vicino, non è questa la maniera di educare un buon lavorante: girare semplicemeute un manubrio senza un lavoro serio. Egli evidentemente non si riprometteva alcun grande risultato dal mio tirocinio in ingegneria. Ma noi tutti sappiamo quel che son capaci di fare ora gli strumenti a macchina — e dove saremmo senza di essi? »
Il Watt si ritirò dalla ditta nel 1800, all' estinzione del suo brevetto per la macchina a vapore condensatrice, ma il Boulton continuò fino al 1S09 in cui morì pieno d'anni e di onori. Il Watt visse fino al 1819, e l'ultima parte della sua vita fu la più felice. Durante la gestazione della sua invenzione egli fu miserabilissimo, travagliato dalla dispepsia e dalle doglie di capo; ma, spirato il suo brevetto, ei potè ritirarsi con una discreta fortuna e incominciò a goder la vita. In addietro egli aveva s maledetto le sue invenzioni, j ed ora ei potea benedirle. Egli poteva sorvegliarle e osservare quel che andava bene e quel che andava male. Adoperava testa e mani nella sua officina privata, e trovò molti mezzi di godere gradevolmente d'amendue. Il Murdock continuò ad essere il suo fido amico e passarono insieme molte ore piacevoli. Facevano esperienze e divisavano perfezionamenti nelle macchine. Il Watt desiderava semplificar più le cose, e diceva al Murdock : « E una gran cosa sapere di che far sema. Ci bisogna avere uu libro di cancellature — cose da raschiar col grattino. > Uno dei disegni più importanti del Watt sullo scorcio della sua vita era la costruzione di una macchina da scolpire ; ed andò tanto innanzi nel costruirla, da poter presentare a' suoi amici copie di busti quali