Ioli GUGLIELMO MURDOCK. [CA1\ V.]
   mise in ridicolo le assurde speculazioni del Winsor,' e il bill fu respinto.
   L'anno seguente la Società Londra c Wcstininster por la luco a gas e il coke riuscì ad ottenere un Atto del Parlamento, ma non ebbe dapprima un successo molto lieto. Molti pregiudizi esistevano contro 1' uso della nuova luce. Credevasi popolarmente die il gas fosse trasportato acceso noi tubi, e che i tubi per conseguenza dovessero essere estremamente caldi. Quando fu fatta la proposta d'illuminare a gas la Camera dei Comuni l'architetto volle che i tubi fossero collocati discosto parecchio dallo mura por timor del fuoco; e fissati che furono, si videro i deputati applicarvi su le loro mani inguantate per certificarne la te in pera-tura ed esprimer poi la massima sorpresa trovando ch'essi erano freddi conio le mura adiacenti.
   La Compagnia del gas stava per sciogliersi, quando fu soccorsa dal signor Salimele Clegg, il quale era stato allievo del Murdock a. Soho. Ei conosceva tutte le disposizioni inventate dal Murdock ed aveva assistito al collocamento del meccanismo del gas nello stabilimento Phillips e Leo di Manchester del pari che a Lodge's Mill Sowerby Bridge, presso Halifax. Ei fu poscia incaricato di montare gli apparecchi nel Collegio cattolico di Stoneylmrst, nella contea di Lanca, come pure nella manifattura del signor Harris a Coventry e in altri luoghi.
   Nel 1813 la Società del gas Londra Westniinsfcr si assicurò i servizi del signor Clegg e d'allora in poi
   1 I.r famiglia ilei Winsor erodeva evidentemente alle suo fantasmagorie; poiché io sono informato dal signor Francesco Galton che nel cimitero di Kensril Green esisto un monumento fantastico con l'epitaffio seguente :
   'Tomba di Federico Alberto Winsor, figlio del defunto F. A. Winsor. inventore della pubblica illuminazione a gas, seppellito noi cimitero del Pére Lacliaise a Parigi >
   « Kd alla sera vi sarà luce. » Zaccaria, XIV, 7.
   e lo, che soli la l.uce, son venuto nel mondo acciocché chiunque creda in me non dimori nulle tonchio. > San Giovanni, XII, 16.