134 GUGLIELMO MURDOCK. [CAP. V.]
casione della pace d'Amiens, nel marzo del 1802, fece la prima esposizione pubblica della sua invenzione. Tutte le officine di Sobo furono splendidamente illuminate a gas. Lo spettacolo fu accolto con immenso entusiasmo. Non ci poteva ora esser più dubbio intorno ai vantaggi enormi di cotesto metodo di produrre luce artificiale paragonato a quello dell'olio e del sego. L'anno seguente la manifattura degli apparecchi per la fabbricazione del gas fu aggiunta agli altri rami del grande stabilimento di Boulton e Watt, coi quali il Murdock era ora associato — ed un capitale da quattromila a cinquemila lire sterline fu investito in questa nuova impresa. Il nuovo metodo d'illuminazione divenne rapidamente popolare fra i manifatturieri per maggior sicurezza, buon mercato e potenza illuminante. Le fabbriche di Phillips e Lee di Manchester furono illuminate a gas nel 1S05 ; e, negli anni susseguenti, quelle di Burley e Kennedy, anch' essi di Manchester, e dei signori Gott di Leeds.
Quantunque il Murdock avesse resi perfettamente chiari ed evidenti gli usi dell' illuminazione a gas, corse tuttavia qualche tempo innanzi che fosse fatta la proposta d'illuminar le strade col nuovo metodo. L'idea ora messa in ridicolo da sir Onfredo Davy, il quale chiese ad uno dei progettisti se intendeva di pigliare la cupola di San Paolo per gazometro ! Sir Walter Scott si divertiva a scoccar motti arguti contro coloro che proponevano di < mandar la luce pelle strade in tubi; » e persino il Wollaston, scienziato ben noto, dichiara ch'essi < potevano anche proporre d'illuminar Londra con una fetta della luna. > Così andò sempre per tutti i nuovi progetti — pel battello a vapore, per la vaporiera, pel telegrafo elettrico. Come disse Giovanni Wilkinson del primo bastimento in ferro da lui introdotto : < Sarà una maraviglia per' nove giorni soltanto e poi un uovo di Colombo ! >
Il 25 febbraio del 1808 Murdock lesse davanti alla