[cAI>. V.] INVENTA L' ILLUMINAZIONE a GAS. 131
di tubi agli uffici ed alle varie stanze della casa, ove accendevasi alle aperture appropriate ossia becchi.1 Porzioni del gas raccbiudevansi eziandio in vasi portatili di ferro stagnato da cui accendevasi quando facea di bisogno, formando così una luce a gas mobile. Il Murdock servivasi regolarmente di una lanterna a gas per far lume a sè stesso a traverso i paduli quando tornava di notte, dalle miniere ove lavorava, a casa sua a Redruth. Cotesta lanterna era formata riempiendo una vescica di gas e fissando un getto all' imboccatura in fondo ad una lanterna di vetro con la vescica pendente sotto.
Accertatosi della maggiore, economia del gas di carbone paragonato agli olii ed al sego per l'illuminazione artificiale, il Murdock ne parlò a Giacomo Watt juniore, durante una breve visita a Soho, nel 1794, e gli fece vedere la convenienza di pigliare un brevetto. Al Watt però non premeva punto di pigliar altri brevetti, impegnato com'era sempre in contestazioni coi proprietari delle miniere del Cornovaglia per i diritti del padre suo su quanti facevan uso della macchina a vapore condensatrice. Nulla fu definito in quell' occasione, e il Murdock tornò in Cornovaglia a continuare le sue esperienze. Alla fine del medesimo anno presentò al signor Phillips e ad altri, nella miniera Pol-gooth, il suo apparato per 1' estrazione del gas dal carbone e dalle altre sostanze, lo mise in moto, accese il gas che usciva dal becco e ne mostrò la < bella e viva luce. > Egli espose poi il medesimo apparato al Tregelles e ad altri alle ferriere della Società di Neath Abbey nella contea di Glamorgan.
Guglielmo Murdock tornò nel 1798 a Soho per
1 C La casa del Murdock esiste sempre iu Cross Street, Redruth; e vivouo aucora coloro che videro i tubi dol gas conducenti il gas dalla storta collocata noi cortile sino alla vòlta della stanza proprio sopra la tavola; un buco per lasciar passaro il tubo fu fatto nell'intelaiatura della finestra. L'antica finestra è ora surrogata da una nuova intelaiatura. » Li/c of Richard Trcvithick, I, 64.