130 GUGLIELMO MURDOCK. [OAP. V.]
   del Cornovaglia, io ero ansioso di cercare se qualche-duno si rammentava del Murdock. Io trovai uno degli uomini più spettabili ed intelligenti di Camborne, il signor Guglielmo Symons, il quale non solamente si ricordava distintamente del Murdock, ma era stato presente ad una delle prime esperienze in cui si era fatto uso del gas. Il Murdock, diss' egli, era tenerissimo dei fanciulli e non di rado li couduceva nella sua officina per mostrar loro quel che stava facendo. Avvenne quindi che in certa occasione il signor Sy-mous, allora ragazzo di sette od otto anni, se ne stava cou altri suoi compagni all'uscio di casa del Murdoch, tentando scoprire qualche mistero speciale che si faceva dentro. Dacché il dottor Boaze, medico primario del luogo, e il Murdock erano stati iu faccende tutto il dopopranzo. Il Murdock uscì un tratto e mandò il Symons a prendere un ditale, od anello da cucire, iu una bottega vicina. Tornato coli' anello, il ragazzo finse di averlo perduto, e, mentre andava frugando in ogni tasca, guizzò nell'officina e trasse poi fuori l'anello. Ei trovò il dottor Boaze e il Murdock con una caldaia piena di carbon fossile. Il gas che usciva da essa era stato bruciato in un grande recipiente di metallo come quelli che si adoperano per fini esplosivi. Ad esso, però, avevano applicato un tubo più piccolo, all'estremità del quale attaccarono l'anello da cucire dopo di averlo perforato ed a traverso le piccole perforazioni bruciarono per qualche tempo un getto continuo di gas.1 »
   Dopo numerose esperienze il Murdoch fece, nel 1792, allestir la propria casa in Cross Street per essere illuminata a gas. Il carbone era sottoposto al calore in uua storta di ferro e il gas era condotto per mezzo
   1 La lettera del signor Pearso porta la data del 23 aprile 1S07, ma non fu per lo innanzi pubblicata. Egli soggiunge che « altri ancora rammentavansi del Murdock, fra cui uno che era apprendista sotto di lui e visse con lui per qualche tempo, certo Vivimi della fonderia ili IiUckijigmill. ì