124
   GUGLIELMO MURDOCK.
   [CAP. V.]
   digno onde assicurai-e il moto rotatorio continuo per i mulini meccanici. A tal uopo il Watt aveva inventato la sua originai ruota-macchina ; ma non furon fatti tentativi per introdurla nell' uso pratico. Finalmente ei preparò un modello in cui fece uso di una manovella connessa all' albero della macchina, in modo da produrre il necessario movimento rotatorio.
   Non vi era nulla di nuovo in siffatta applicazione: la manovella era uno dei più comuni fra gli ordegni meccanici, trovandosi comunemente in ogni arcolaio e in ogni tornio a pedale da tornitori e arrotini. Il Watt non prese un brevetto per la manovella, non la credendo meritevole. Ma lo prese un'altra persona precorrendo il Watt nell' applicazione della manovella per produrre il movimento rotatorio. Egli doveva perciò ricorrere a qualche altro ritrovato, e nelle nuove indagini ebbe l'aiuto prezioso di Guglielmo Murdock. Il Watt divisò cinque metodi diversi per assicurare il movimento rotatorio senza far uso della manovella, ma adottò da ultimo il movimento Sole e pianeta, inventato dal Murdock. Il quale aveva la proprietà singolare di far due giri ad ogni colpo della macchina, e si poteva far girare assai più di frequente senza l'aggiunta di nessun meccanismo. L'invenzione fu brevettata nel febbraio del 1782, cinque auni dopo l'ingresso del Murdock al servizio di Boulton e Watt.
   Il Murdock continuò per molti anni a dirigere le macchine a vapore nel Cornovaglia. Noi lo vediamo « correndo di miniera in miniera > per riassestar le macchine. Se si guastava qualche cosa, lo si chiamava immediatamente. Era attivo, accorto, sobrio, e meritevole della più assoluta fiducia. Sino al 17S0 il suo salario non fu che di una lira sterlina la settimana; ma il Boulton gli regalò dieci ghinee, a cui i proprietari delle Miniere Unite ne aggiunsero altre dieci in ricompensa della maniera ammirabile onci' egli aveva montato la loro nuova macchina, dichiarando il presi-