[CAP. V.] IL MURDOCK IN CORNOVAGLTA. 123
si diè posa sinché non ebbe vinti i difetti delle macchine e non l'ebbe messe in azione. Egli attese ai propri doveri con uno zelo ed un'abilità che guada-gnarongli intieramente il cuore del Watt. Quando aveva fra mano qualche lavoro importante mal poteva dormire. Una notte, nel suo alloggio a Redruth, i vicini furono disturbati da un roinore strauo nella sua stanza. Parecchi colpi pesanti sentironsi sul pavimento. Balzando dai loro letti, accorsero nella stanza del Murdock, e lo trovarono in camicia in atto di menar colpi, nel sonno, sulle colonne del letto gridando : < La va ora, ragazzi, la va ! »
Il Murdock divenne popolarissimo tra i proprietari delle miniere, e si acquistò eziandio 1' amicizia degli operai e degli ingegneri del Cornovaglia ; ma tale amicizia gli fu d'uopo conquistarsela a viva forza. Un giorno una mezza dozzina di capi-minatori entrarono nella sua sala delle macchine a Chacewater e cominciarono a minacciarlo. Ei si spogliò in farsetto, scelse i più forzuti e si messe in atto di lottare. Si venne infatti alle mani e in pochi minuti le ossa ed i muscoli poderosi del Murdock gli diedero la vittoria. Gli altri, rimasti spettatori senza inframmettersi, vista la tempra e la gagliardia dell' uomo che avevan minacciato, fecero proposte di riconciliazione. Guglielmo era pronto ad accettarle, e ne seguirono grandi strette di mano in giro, sicché, fatta la pace, rimasero i migliori amici del mondo. Narrasi altresì che il Murdock si battè poi in duello col capitano Trevethick a cagion di un diverbio fra il Watt e l'ingegnere delle miniere, in cui parve al Murdock che il suo principale fosse stato trattato indegnamente e duramente.1
L'uso della macchina a vapore del Watt incominciava ad esser riconosciuto vantaggioso nelle manifatture. Si trovò quindi necessario inventar qualche or-
1 Ciò fu detto, or fa alcuni anni, al presento scrittore dal figliuolo di Guglielmo Murdock, sebbene non siavi altro ricordo del fatto.