[CAP. V.] INVENZIONI DI GIACOMO WATT. 117
   del paese. Sorsero quindi l'industria e il commercio a cagione delle agevolezze procurate ai traffici. Il popolo, bene educato dalle scuole parrocchiali, divenne atto a trar profitto da queste migliorie. La pigrizia e l'ozio a grado a grado scomparvero dinanzi all' energia, l'attività e l'industria, suscitate dalle accresciute comunicazioni.
   Spiriti attivi e potenti diedero opera nell'istesso tempo ad ampliare il dominio della scienza. Il Black e il Robinson di Glascovia furono i precursori di Giacomo Watt, la cui invenzione della macchina a vapore condensante doveva ancor produrre una rivoluzione nelle operazioni industriali di cui la simile non erasi mai veduta in addietro. Il Watt colse nella sua grande idea mentre stava facendo esperienze con un antico modello Newcomen, appartenente all'università di Glascovia. Ei fu invitato dal signor Roebuck di Kinneil a fare una macchina a vapore per pompar 1' acqua dalle miniere di carbon fossile di Boroughsto-ness; ma il suo progresso fu arrestato per mancanza di capitale come per mancanza di esperienza. Solo quando il coraggioso e generoso Matteo Boulton di Birmingham si prese a cuore la macchina, ed appoggiò col suo spirito intraprendente e col suo denaro il Watt, la costui impresa cominciò ad avere una remota probabilità tli riuscita. Anche dopo lo sforzo di circa dodici anni la macchina a vapore condensante cominciava appena, quantunque con non molto ardore, ad essere adoperata dai proprietari delle miniere carbonifere e dai manifatturieri di cotone. Nello sviluppare la sua potenza, e nell1 estenderne l'uso, i grandi meriti di Guglielmo Murdoch non potranno mai essere dimenticati. Il Watt primeggia nella sua storia come inventore, Boulton viene in seconda riga qual promotore e sostenitore ; e Murdock in terza riga quale sviluppatore e perfezionatore.
   Nacque Guglielmo Murdock il 21 agosto del 1754