[cai-, iv.]
   morte di lombe.
   Ili
   della sua prosperità, finché si trovò il modo di ottenere altrove la materia prima.
   Ed ora viene la parte tragica dell' istoria, sulla cui veridicità deve rispondere il signor Hutton, autore della Storia di Derby. Siccome ei lavorò nel setificio quando era ancor ragazzo, dal 1730 al 1737, è certo ch'ei ciò apprese dagli operai, e vi può esser del vero quantunque mescolato col romanzesco. La storia è questa. L'Hutton dice di Giovanni Lombe eh' egli « non esercitò questo commercio lucroso più di tre o quattro anni, quando gì' Italiani, provando gli effetti del cessato commercio, deliberarono la sua distruzione, sperando che ne conseguirebbe quella delle sue opere. Giunse in paese una donna astuta, in qualità di amica, associata alle parti ed assistita nella trama. Ella tentò corrompere i due lavoranti italiani, e riuscì con uno. Si suppone, e giustamente forse, che i due propinassero un lento veleno a Giovanni Lombe, il quale languì due o tre anni e poi morì. L'Italiano fuggì al suo paese, e la donna fu interrogata, ma nulla traspirò salvo che tanto da avvalorare il sospetto. > Storia strana se vera !
   Dei funerali di Giovanni Lombe dice l'Hutton che « furono de' più superbi che mai si vedessero a Derby. Un uomo di costumi pacifici, che aveva introdotto in paese un' industria benefica, dato lavoro al povero con salario accresciuto, non poteva non trovar rispetto, e commiserazione la dolorosa .sua fine. Eccettuati i signori che vi convennero spontaneamente, fu invitata tutta la gente che aveva mano nel setificio. La processione a due per due si estese per tutta la lunghezza di Full Street, della Piazza del Mercato e della Porta di Ferro ; cotalchè quando il morto entrava nella chiesa d'Ognissanti a Porta Santa Maria, l'ultima coppia aveva appena lasciato la casa del defunto all'angolo di Via del Setificio. >
   Così morì Giovanni Lombe, e fu seppellito nella