[CAP. IV.] IL SETIFICIO DERBY. 109
   dice eli' egli corruppe i lavoranti ; ma questo sarebbe stato un passo pericoloso, il quale sarebbe probabilmente andato a finire colla sua espulsione, se non con la sua condanna a morte.' L'Hutton detestava cordialmente il primo setificio di Derby, dov'era impiegato da ragazzo ; e tutto quello che dice intorno ad esso vuoisi ammettere cum grano salis. Quando l'affare della rinnovazione del brevetto rera innanzi al Parlamento nel 1731, il signor Perry, che appoggiava la petizione di sir Tommaso Lombe, disse che c l'arte era stata tenuta così segreta in Piemonte che mun'altra nazione avrebbe mai potuto arrivare all' invenzione e che sir Tommaso e suo fratello risolsero di fare un tentativo per introdurre cotesta invenzione nel loro proprio paese. Ben sapevano che malagevole e pericolosa sarebbe stata l'impresa, perchè il Re di Sardegna aveva comminato la morte a chiunque rivelasse quest' invenzione o tentasse portarla fuori dei suoi dominii. Il fratello del supplicante nondimeno deliberò di porre a repentaglio la propria persona pel beneficio e il vantaggio del suo paese nativo; e sir Tommaso si risolvè ad arrischiare il proprio danaro e a somministrare a suo fratello qualunque somma fosse necessaria per compiere un disegno sì ardito e sì generoso. Suo fratello si recò conseguentemente in Italia ; e, dopo una lunga dimora e un gran dispendio in quel paese, trovò modo di veder così spesso quella macchina e d'indagarne così addentro la sua struttura, eh' ei si impadronì dell' intiera invenzione e di tutte le varie parti e movimenti ad essa appartenenti. »
   Giovanni Lombe rimase parecchi anni assente dall' Inghilterra. Mentre attendeva alle sue investigazioni e stava facendo i suoi disegni, narrasi che comincia-vasi a bucinare che l'Inglese stava spiando i segreti dei setifici, e che gli bisognò fuggire per salvar la pelle.' Checché ne sia, ei s'imbarcò sopra una nave