[CAP. iv.] ORIGINE DEI LOMBE. 107
   per uno dei piedi, con un' iscrizione che ne diceva il nome e il delitto a sua eterna infamia.1 >
   Non pertanto si trovò un nomo ardito e ingegnoso pronto a sfidare tutti questi pericoli, nel tentativo di scoprire il segreto. E qui mi sia lecito rammentare con qual coraggio e risolutezza il fondatore della famiglia Foley introducesse in Inghilterra la manifattura dei chiodi. Ei si recò nel distretto minerario di Dane-mora, presso Upsala in Isvezia ; s'introdusse sonando il violino fra i minatori, e, dopo due viaggi, egli strappò loro da ultimo il segreto di fare i chiodi ed introdusse la nuova industria nella contea di Strafford.* Il coraggio di Giovanni Lombe, che introdusse l'industria della seta torta in Inghilterra, non fu meno notabile. Era egli nativo di Norwich. Il Playfair nella sua opera Antichità delle Famiglie (VII, 312) dice che « il suo nome può derivare dal francese Lolme o de Lolme, j> essendovi molte persone d' origine francese o fiamminga stabilitesi a Norwich verso la fine del secolo sestodecimo ; ma non si hanno altre notizie intorno alla sua origine speciale.
   Enrico Lombe, padre di Giovanni Lombe, era un tessitore di lana e si ammogliò due volte. Dalla prima moglie ebbe due figliuoli, Tommaso ed Enrico, ed altri due dalla seconda, Beniamino e Giovanni. Alla sua morte, nel 1695, nominò tutori due suoi fratelli raccomandando loro di far imparare a'suoi figli qualche util mestiere. Tommaso, il primogenito, andò a Londra, divenne apprendista in un'industria e riuscì bene negli affari, giacché, nel 1727, noi lo troviamo, a. quarantadue anni, sceriffo di Londra e Middlesex. Fu anche fatto cavaliere nel medesimo anno, probabilissimamente all' assunzione al trono di Giorgio II.
   1 Breve esposizione di. quanto riguarda la macchina impiantata m Derby per fabbricare V organzino all' italiana, scoperta e portata in Inghilterra con la massima difficoltà ¦ grave rischio a sole spese di sir Tommaso Lombe (Rendiconto della Camera dei Comuni dei 28 gennaio 1731).
   2 Self-Help, pag. 205.