g(3 GIOVANNI HAItRISON. [CAP. ITI.]
   membri della Società Reale, i quali lo approvarono di gran cuore. Cinque dei membri più cospicui : i dottori Halley, Smith, Bradley, ed i signori Giovanni Machin e Giorgio Graham, diedero all' Harrison un cértificato in cui dichiaravano che i principii della sua macchina per misurare il tempo promettevano un grado grandissimo e sufficiente di esattezza. In forza di cotesto certificato, la macchina, a richiesta dell' inventore e per raccomandazione dei Lordi dell' Ammiragliato, fu collocata a bordo di un vascello.
   Sir Carlo Wager, allora primo lord dell' Ammiragliato, scrisse al capitano del Centurione, dichiarando che lo strumento era stato approvato dai matematici come il migliore che fosse ancora stato fatto per misurare il tempo ; ed invitandolo, nell' istesso tempo, a trattar bene l'Harrison che doveva accompagnarlo a Lisbona, Il capitano Proctor rispose al Primo Lord da Spithead, in data del 17 maggio 1736, promettendo di usare ogni riguardo all' Harrison, ma esprimendo il timore eh' egli avesse tentato l'impossibile. Succede sempre così con una cosa nuova. La prima macchina a vapore, la prima luce a gas, la prima locomotiva, il primo piroscafo dell'America, il primo telegrafo elettrico, sono tutte impossibilità.
   Il primo cronometro si comportò benissimo nel viaggio all'estero del Centurione; e non si risentine del tempo orribile, uè del rullio del bastimento nelle grandi onde della Baia di Biscaglia. Fu riportato indietro dall' Harrison nel vascello Oxford, in cui fu sperimentata in modo notabile la sua grande utilità, sebbene, per essere il viaggio sopra un meridiano, il rischio di perdere la longitudine fosse relativamente piccolo. Non pertanto il certificato del capitano del vascello, in data del 24 giugno 1737, fu del tenore seguente : « Quando scoprimmo terra, detta terra, secondo i miei calcoli (e d'altri), avrebbe dovuto essere il capo Staii-Poiut; ma, prima che noi sapessimo qual terra si