[CAP. III.] PROVA DEL CRONOMETRO. 87
alcune centinaia d'anni, alla produzione di questo meccanismo squisito, così utile ad ogni ente sia scientifico od altro, per terra o per mare — il moderno orologio.
Non occorre descriver qui per minuto i particolari dell' invenzione dell' Harrison. Essi furono pubblicati da lui stesso ne' suoi Prinàpii dell' orologio di Harrison. Si può per altro ricordare eli' egli inventò un metodo per caricare una volta al giorno il cronometro senza perdere durante questa operazione alcuna porzione di tempo. Mentre caricavasi la molla maestra, una molla secondaria preservava il movimento delle ruote e teneva in attività la macchina.1
Dopo sett'anni di lavoro, durante i quali l'Harri-son incontrò e superò molte difficoltà, egli compì da ultimo il suo primo cronometro marittimo, e lo collocò in una specie d'armatura mobile, alquanto simile a quel che i marinari inglesi chiamano un compass jumble, ma fatto e disposto assai più artificialmente e curiosamente. In siffatto stato il cronometro fu sperimentato di quando in quando in un grosso battello sul fiume Ilumber, tanto col buono quanto col cattivo tempo, e fu trovato che andava perfettamente senza perdere un minuto di tempo.
Tale si era la condizione del cronometro dell'Har-rison quando egli giunse con esso a Londra, nel 1735, per presentarsi ai commissari delegati ad assegnare una pubblica ricompensa per la scoperta della longitudine in mare. Ei lo mostrò primamente a parecchi
' « Un'ultra invenzione importante doll'Harrison è la così detta going fuser, mediante la quale ni può caricar V orologio senza interrompere il uno movimento. Codesta macchina curiosa, del pari elio gli altri orologi dell'Harrison, si conservano tuttodì nell'Osservatorio di Greenwich, ove essendo stati trovati, non ha molti auui, sconquassati, furono riattati a spese dei signori Arnold o Dent. Eccettuato la ruota di scappamento, tutte le ruote sono di legno, mori dischi piatti con denti di legno. I rocchetti altresì sono di legno, • il suddetto Pent riferisce che
i congegni per ovviare allo sfregamento sono cosi mirabili, che, rimovendo parte dello scappamento, tutte lo ruoto sì mossero con graude velocità sebbene fossero rimaste inerti por oltre nn secolo. » G, Stiuf-foeeli.o, op. cit. — (Trarl.)