[CAP. III.] SUO CRONOMETRO MARITTIMO. 85
che organizzò e diresse l'orchestra della chiesa del villaggio, la quale giunse ad un alto grado di perfezione. Inventò un curioso monocordo, il quale era non meno accurato de'suoi orologi per misurare il tempo. Il suo orecchio era infastidito dallo squillare stonato delle campane ed egli si accinse a rimediarvi. Nella parrocchia di Ilull, per esempio, le campane erano aspre e spiacevoli, o, per autorità del parroco e dei fabbricieri, gli fu permesso di metterle in tono sì che divennero pienamente melodiose.
Ma la grand' opera della sua vita fu il suo cronometro marittimo. Ei trovò necessario, in primo luogo, di alterare il primo motore del suo orologio in una molla attorta, sì che la regolarità del movimento potesse essere derivata dalle vibrazioni dei bilancieri invece che da quelle di un pendolo, come in un orologio a pendolo. Il signor Folkes, presidente della Società Reale, presentando, nel 1749, la medaglia d'oro all' Harrison, così descrive 1' assetto della sua nuova macchina. I particolari furono desunti dallo stesso Harrison eh' era presente. Egli aveva fatto uso di due bilancieri situati sul medesimo piano, ma vibranti in direzioni contrarie, cotalchè uno di essi essendo, per l'uno o per l'altro verso, assistito dal rullio del bastimento, l'altro potesse essere appunto nell'istesso tempo impedito costantemente da esso. In quella guisa che 1' uguaglianza dei tempi delle vibrazioni del bilanciere di un orologio da tasca è dovuta in gran parte alla molla a spirale che sta sotto di esso, così la stessa cosa era qui eseguita dall' elasticità consimile di quattro molle o chiocciole cilindriche applicate presso 1' estremità superiore ed inferiore dei bilancieri suddescritti.
Venne poscia la quistione della compensazione. L' esperienza dell' Harrison col pendolo compensatore del suo orologio venne qui in suo aiuto. Egli aveva proceduto ad introdurre un simile espediente nel suo