[CAP. II.] L' ERICSSON MAL RICOMPENSATO. 61
   all' ora. Scorgendo la particolare ed ammirabile adattabilità del propulsore ad elice ai legni da guerra, 1' Ericsson invitò i Lordi dell'Ammiragliato a fare una gita in barca a rimorchio del suo battello sperimentale. I Lordi acconsentirono ; e la lancia di gala dell' Ammiragliato portava in quell' occasione sir Carlo Adam, lord seniore, sir Guglielmo Symonds, soprastante, sir Edoardo Parry, il celebre navigatore polare, il capitano Beaufort, idrografo, ed altri uomini d'alto affare. Cotesta illustre comitiva s'imbarcò a Somerset House, e il vaporino, col suo carico prezioso, scese giù pel fiume a Limehouse in ragione di circa dieci miglia all' ora. Dopo visitata la fabbrica di macchine a vapore' dei signori Seawood, ove era in costruzione l'apparato favorito delle Loro Signorie, la ruota a pale Morgan, esse si rimbarcarono e tornarono sane e salve a Somerset House.
   L' esperienza era riuscita perfettamente, e non pertanto nullo fu il risultato. Pochi giorni dopo una lettera del capitano Beaufort informava 1' Ericsson che le Loro Signorie erano rimaste « molto disingannate dal risultato dell' esperienza. > La ragione del disinganno era affatto inesplicabile all' inventore. Si venne poi a sapere però, che sir Guglielmo Symonds, allora soprastante alla regia marina, aveva espresso l'opinione che < anco se il propulsore avesse la forza di far andare un bastimento, riuscirebbe però inservibile affatto in pratica per la ragione che, essendo la forza impellente applicata a poppa, sarebbe, stato assolutamente impossibile governare il bastimento ! ? 11 lettore si ricorderà che il battello ad elice di Francesco Pettit Smith entrò in mare nel corso del medesimo anno ; e, non solamente affrontò le onde, ma fu governato con pieno successo.
   Quantunque i Lordi dell'Ammiragliato non incoraggiassero più oltre il propulsore ad elice dell' Ericsson, un uffiziale della marina americana, il capitano R. F.