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invenzione dell'elioe.
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bre 1770, il primo, dopo aver discorso del condensatore e detto clie non se ne poteva far senza, prosegue : « Avete voi mai considerato un remo spirale per questo fine (propulsione dei battelli sui canali) o siete voi per le due ruote?» Il Watt aggiunse un disegno a penna del suo remo a spirale che rassomigliava grandemente alla forma dell' elice, brevettato dipoi. Non se ne fece nulla però, e l'idea dormì.
Fu ridestata, nel 17S5, da Giuseppe Bramali, progettista ed inventore maraviglioso.1 Egli prese un brevetto, comprendente una macchina a vapore rotatoria, ed uu modo di spinger le navi per mezzo sia di una ruota sia di un propulsore ad elice. Questo propulsore era « simile al volante di un girarrosto, mosso dal fumo ; ì ma non v' è notizia che il Bramali mettesse in pratica cotesto metodo propulsorio.
L'Austria, altresì, rivendica l'onore dell' invenzione dell' elice. A Vienna, a Trieste furon rizzate statue a Giuseppe Resse], considerato da' suoi concittadini quale inventore di questo modo di propulsione; e si presero brevetti per varie specie d' elice sino dal 1794. Furono anche presi brevetti iu Inghilterra e in America, da G. Lyttleton nel 1794; da E. Shorter nel 1799; da G. C. Stevens, di Nuova Jersey, nel 1804 ; da Enrico James nel 1811, ma non ne uscì nulla di pratico. Riccardo Trevethick, il precursore di molte innovazioni,- prese anch' egli un brevetto nel 1815, in cui descrive molto minutamente il propulsore ad elicè. Seguirono il Millington, il Whytock, il Perkins, il Ma-restier ed altri con non migliori risultamenti.
Il defunto dottor Birkbeck, in una lettera indirizzata al Mechanics' Begistcr nel 1S24, affermò che Giovanni Swan, abitante al numero 82 in Mansfield Street, Kingsland Road, Londra, fu l'inventore pratico del
1 Vedi Smilvs, litografia industriale, pngg. 183-197 : c Storia di cintine lavorami inventori, pagg. 3-2-36 e pag 71. (Firenze, G. Barbera, IS69 )
1 Vedi Storia di rinate lavoranti inventori, pag. 166.