Stai consultando: 'Inventori e industriali ', Samuele Smiles (versione di Gustavo Strafforello)

   

Pagina (66/386)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (66/386)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Inventori e industriali

Samuele Smiles (versione di Gustavo Strafforello)
Barbera Editore Firenze, 1885, pagine 372

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   54
   FRANCESCO PETT1T SJIITIT.
   [CAP. II.]
   1' ora. Cinque anni dopo Àudrea Bell costruì e provò il suo primo piroscafo sul Clyde.
   Solo nel 1S15 comparve sul Tamigi il primo battello a vapore. Fu questo il Richmond che navigava fra Londra e Richmond. Esso era fornito della prima macchina marittima, costruita da Enrico Maudslay. Durante lo stesso anno, il Hargery, adoperato in addietro nel golfo di Forth, incominciò a navigare fra Gravesend e Londra; e il Tamigi, già Argijll, uscì dal Clyde, affrontando cattivissimo mare, n compiendo in cinque giorni e due ore un viaggio di settecentocin-quantotto miglia. Parve una velocità straordinaria, quantunque il viaggio di circa tremila miglia da Liverpool a Nuova York si possa ora fare circa in due soli giorni di più.
   In pressoché tutti i bastimenti che solcano i mari, la ruota ha ora ceduto quasi intieramente il luogo all' elice. Scorse di molto tempo prima che questa invenzione fosse perfezionata ed introdotta nell' uso generale. Non fu il portato d'un uomo, ma di parecchie generazioni d'inventori meccanici. Un' invenzione perfetta non salta fuori dal cervello come un pensiero poetico od una bella risoluzione. Bisogna iniziarla, lavorarci su, e proseguirla in faccia alle contrarietà, alle difficoltà, agli scoraggiamenti. Alle volte l'idea nasce in una generazione, si proseguisce nella successiva, e si perfeziona forse nella terza. In tempi di progresso un' invenzione spiana solamente la via ad un' altra. Quel eh' era ieri una maraviglia, diviene oggi uua cosa comune ed inosservata.
   La prima idea dell' elice fu messa fuori da Giacomo Watt, or fa più d'un secolo. Matteo Boulton, di Birmingham, aveva proposto di far andar battelli sui canali per mezzo della macchina a vapore ; e il dottor Sinall, amico suo, era in comunicazione, intorno a ciò, con Giacomo Watt, dimorante allora a Glascovia. In una lettera del Watt allo Small, del 30 settem-