[CAP. I.]
   DISGRAZIE DEL PETT.
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   che il Pett incontrò in queir anno. c Il Re (die' egli) mi conferì in ristoro 1' autorità di creare un cavaliere baronetto, > la quale autorità fu trasmessa dal Pett ad un non-conformista, certo Francesco Ratcliffe, per settecento lire sterline ; ma il galantuomo lo defraudò sì eh' ei perdè trenta lire sterline sul contratto.
   L'anno seguente il Pett fu inviato dal governo a Nuova Foresta, nella contea di Hamp, < dove (die' egli) certo sir Giles Mompesson 1 aveva fatto grandi devastazioni nei boschi di Sua Maestà. Io fui colà spedito a mettervi riparo ed a scegliere fra gli alberi atterrati tutto quel legname che poteva servire per la costruzione navale, nella qual commissione io spesi dimolto tempo e mi trassi addosso grandi imbai'azzi. * Verso quel periodo la moglie e due figliuoli del povero Pett furono per qualche tempo lì lì per morire. Indi seguirono altre inchieste sugli abusi nei cantieri, nelle quali si tentò d'implicare il Pett. Durante i tre anni seguenti (1G1S-20) ei lavorò sotto gli ordini immediati dei commissari nel nuovo dock di Chathara.
   Nel 1620 l'amico del Tett, sir Roberto Mansell, fu nominato comandante della squadra destinata a gastigare i pirati algerini, i quali continuavano le loro depredazioni sui bastimenti nel Canale; e il Re ordinò perciò al Pett di costruire, con la maggior speditezza possibile, due pinacce di centoventi e di ottanta tonnellate rispettivamente. « Io stesso (soggiunge) doveva far da capitano nel viaggio » — lieto, non ha dubbio, di sottrarsi così a'suoi persecutori. Le due pinacce furono costruite a Ratcliffe e varate il 16 e il 18 ot-
   men che avesse potuto fare si era di consegnare al costruttore la sua ricompensa regia ed usuale. Nell'ordino suddetto, fra parentesi, il titolo « nostro suddito beneviso, » prefisso ordinario a simili concessioni, o fu lascialo in bianco, o fu raschiato coi grattino (è difficile dir se l'uno o l'altro), ma è un seguo evidente della posizione precaria del Raleigh alla Corte.
   1 È il personaggio di sir Giles Ovarraach, nella commedia di Filippo Massinger, Una nuova maniera di pagare i vecchi debili. Era diffìcile polii commediografo, od ogui altra persona, satireggiare un personaggio come il Mompesson.