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FISTIA PETT.
[CAP. T.]
Pieni e fa destinato a trasportare la principessa Elisabetta e suo marito, il Palatino, al continente. Finea era a bordo della nave e trovò che < lavorava stupendamente ed era così lesta che un piede di timone bastava a guidarla. »
Mentre era a Flushing, < una tal moltitudine di gente, donne, uomini e ragazzi, trasse da tutte le parti dell' Olanda a veder la nave che noi potevamo appena scendere e salire fin nel cuor della notte, i
Verso il 27 di marzo 1616 il Pett trattò con sir Gualtiero Rateigli per la costruzione di un legno di cinquecento tonnellate ' e ricevette da lui cinquecento lire sterline in acconto. 11 Re, .per intromissione del Lord Ammiraglio, permise al Pett di piantar la chiglia nel cantiere delle galee a Woohvick. Nel medesimo anno ebbe commissione da lord Zouche, guardiano dei Cinque Porti, di costruire una pinaccia di quaranta tonnellate, intorno alla quale il Pett osserva: « Per lo scafo della pinaccia e tutta la sua attrazza-tura io ricevetti soltanto cento lire sterline da lord Zouche ; il rimanente fu intascato astutamente per mio conto da sir Enrico Mainwaring (fratellastro di Raleigh) alla mia insaputa ed io non 1' ebbi che a spizzico, cotalchè io ci rimisi sul contratto cento lire sterline almeno. ;>
Peggio ancora andò la faccenda per Pett con Raleigh stesso. La sua gran nave il Destino fu ultimata e varata nel dicembre 1616. < Io gliela consegnai (dice il Pett) a galla in buona condizione ; io perdei in quest' affare settecento lire sterline e non potei più ottenere alcuna ricompensa. Sir Gualtiero sciolse le vele senza pagarmi.2 > Nè fu questa la sola perdita
1 Dice il Pett ch'esso doveva ossero di cinquecento tonnellate, ma quando l'ebbe finito fu misurato in settecento.
* Codesta condotta del Haleigh è tanto più inescusabile in quanto che nell'Archivio delle Carte di Stato esiste un ordine in data del 1C novembre 1617 per pagamento al Pett di settecento corone « per aver costruito la nuova nave il Destino di Londra,di settecento tonnellate.» Il