22 fine A pett. [CAP. I.]
e scoprì, nel lontano Nord-Ovest, lo stretto che porta ora il suo nome. Ei fu respinto dal ghiaccio ; ma, non isgomento dal mal esito, fece, nei due anni successivi, un secondo ed un terzo viaggio di scoperta. Ei non riuscì però mai a scoprire il passaggio nord-ovest. Tutto ciò rassembra un mistero, cotesti reiterati, risoluti ed energici tentativi per iscoprire una nuova via alla regione favolosa del Gataio.
In que' tempi primitivi gli Olandesi eran rivali non isprezzabili degl'Inglesi. Dopo di essere riusciti a scuotere il giogo spagnuolo ed a compier la loro indipendenza, divennero una delle più formidabili potenze marittime. Nel corso di un altro secolo 1' Olanda possedeva più colonie, ed aveva una maggior parte nel commercio del mondo che non l'Inghilterra. Era naturale perciò che alla repubblica olandese stesse a cuore la scoperta del passaggio nord-ovest; e i navigatori olandesi, col loro ardimento e valore, furon de' primi a spianare la via alle scoperte artiche. Barentz e Behring diedero prova più di tutti gli altri del coraggio e della risolutezza dei loro eroici antenati.
Il romanzo della Compagnia delle Indie orientali incomincia con un annunzio nella Gazzetta di Londra del 1599 verso la fine del regno d'Elisabetta. A somiglianza eli tutte le altre imprese della nazione, essa fu stabilita con mezzi privati. La Compagnia fu fondata con un capitale di 72,000 lire sterline in azioni di 50 lire. I venturieri comprarono quattro navi di una capacità media di trecentocinquanta tonnellate ; e le caricarono di provvisioni, prodotti di Norwich ed altre mercanzie. La sottil flottiglia salpò da Billing-sgate il 13 febbraio del 1601 ; e piegò, per il Capo di Buona Speranza, alle Indie orientali sotto il comando del capitano Giacomo Lancaster. Non impiegò men di sedici mesi per giungere all'Arcipelago Indiano, e pigliò terra ad Acheen nel giugno del 1602. Il Re di quel territorio accolse cortesemente i naviga-