[CAP. I.] LOTTA CON LA SACRA ABBIADA. 19
Dall' altra parte la piccola squadra inglese sotto il comando dell' Hawkins e del Drake. Le navi regie non eran che tredici. Il rimanente era contribuzione privata, non vi avendo in tutto che trentotto legni d'ogni specie e grandezza, inclusivi i cutter e le pi-nacce, che battevan bandiera della Regina. I principali legni mercantili armati erano inviati da Londra, Southampton, Bristol, e da altri porti meridionali. Il Drake era seguito da alcuni corsari ; 1' Hawkins aveva quattro o cinque navi, e due 1' Howard d'Effingham. La squadra era però mal rifornita di provvisioni e munizioni, non vi essendo a bordo che provvisioni per una settimana e munizioni bastanti appena per un giorno d'aspro combattimento. Ma le navi, con tutto che piccole, erano in buona condizione. Esse potevano veleggiare, sia per inseguire, sia per combattere, dacché gli uomini che le guidavano erano marinari a tutta prova.
La riuscita della difesa si dovette al tatto, al coraggio ed alla perizia nautica. Al primo incontro della squadra, i torreggianti galeoni spaguuoli desideravano venire all'arrembaggio coi loro meschini nemici e schiacciarli a morte. Venite! disse Medina Sidonia. Lord Howard andò con l'Arca e tre altre navi e scaricò con grande rapidità le sue artiglierie nei grandi castelli galleggianti. Il San Matco venne al vento aspettandoli all' abbordaggio. No ! non ancora ! GÌ' Inglesi giravan di bordo, tornavano, sparavano di bel nuovo, crivellavano gli Spagnuoli e via. Con grande sorpresa dell' ammiraglio spagnuolo, i legni inglesi si accostavano e lo lasciavano a lor piacimento. < Il nemico m'insegue (scriveva 1' ammiraglio spagnuolo al Duca di Parma), fa fuoco sopra di me il più dei giorni dalla mattina alla sera, ma non vuol venire a mezza spada per quanto io gliene abbia dato ogni opportunità. > La Capitana, un galeone di milleduecento tonnellate, rimase addietro, fu costretta dal Drake ad abbassare la bandiera, ed accrebbe la provvista della