[CAP. I.J IMPRESE NAVALI DI FRANCESCO DRAKE. 17
spedizione eternamente memorabile. Dice il Charnock ch'essa fu « un tentativo nella sua natura sì audace e senza precedenti che, non fosse stato il buon esito, noi non sapremmo se si avesse ad applaudire come coraggioso, od a condannare come temerario. » La squadra su cui salpò per 1' America meridionale com-ponevasi di cinque navi, la maggior delle quali, il Pelicano, di sole cento tonnellate; la seconda, l'Elisabetta, di ottanta ; la terza, il Cigno, legno piatto olandese, di cinquanta; la barca Marigold, di trenta; e il Cristoforo, pinaccia di quindici tonnellate. Le ciurme riunite di questi legni non ascendevano che a centosessantaquattro gentiluomini e marinari.
I gentiluomini eransi imbarcati col Drake < per apprender l'arte della navigazione. > Dopo varie avventure lungo la costa americana, la squadriglia traversò lo stretto di Magellano ed entrò nell' Oceano Pacifico. IL Drake fece un bottino enorme nelle città spagnuole lungo la costa e catturò il regio galeone, il Caeafnego, carico di tesori. Dopo aver tentato indarno di scoprire, per il ritorno, un passaggio per 1' Oceano nord-est, o traverso quel eh' è ora noto col nome di stretto di Bebring, egli si ricoverò nel porto San Francisco, di cui prese possesso in nome della Regina d'Inghilterra chiamandolo Nuova Albione. Ei traversò da ultimo il Pacifico, alla volta delle Molucc'he e di Giava, donde veleggiò diritto per l'Oceano Indiano e il Capo di Buona Speranza, in Inghilterra, facendo così la circumnavigazione del mondo. Il Drake rimase assente, con la sua piccola squadra, circa due anui e dieci mesi.
Non meno straordinario fu il viaggio del capitano Cavendish, il quale fece anch'egli, a proprie spese, la circumnavigazione del mondo. Egli partì da Plymouth con tre piccole navi il 21 luglio del 1586. Una nave era di centoventi tonnellate, la seconda di sessanta e la terza di quaranta — non più grande di un yacht sul
Smiles — Biografie. 2