Stai consultando: 'Inventori e industriali ', Samuele Smiles (versione di Gustavo Strafforello)

   

Pagina (27/386)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (27/386)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Inventori e industriali

Samuele Smiles (versione di Gustavo Strafforello)
Barbera Editore Firenze, 1885, pagine 372

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   [CAP. I.]
   I GRANDI NAVIGATORI.
   15
   niglia. Quatti*'anni dopo, nel 1569, fece il primo tentativo per {scoprire il passaggio nord-ovest alle Indie, assistito da Ambrogio Duclley, conte di Wanvick. I legni sui quali salparono eran tre : il Gabriele, da quindici a venti tonnellate, il Michele, da venti a venticinque, ossia metà della grandezza di un' odierna barca peschereccia; ed una pinaccia, da sette a dieci tonnellate. Il totale delle ciurme dei tre legnetti non ascendeva che a trentacinque persone fra marinai e mozzi. Pensate un po' qual temerità in questi primi navigatori nel tentar di passare pel polo Nord al Cataio, a traverso la neve, il ghiaccio e le tempeste in siffatti miserabili gusci di noce. La pinaccia andò perduta; il Michele, sotto il comando d' Owen Griffìth, gallese, disertò ; e Martino Frobislier entrò solo col Gabriele nel mare nord-ovest.
   Ei si addentrò nella gran baia detta poi Hai a d' Hudson, per lo stretto Frobislier ; e tornò in Inghilterra, senza far la- scoperta del passaggio clie rimase per lungo tempo il problema dei navigatori artici. Non pertanto, otto anni dopo, nel 1577, Frobislier intraprese un altro viaggio, e quantunque facesse il suo secondo tentativo con una nave della regina Elisabetta e due barche, e con centoquaranta persone in tutto, non fu però più fortunato. Egli portò in Inghilterra un supposto minerale aurifero; e, sulla credenza che quelle pietre coutenesser dell' oro, una terza spedizione partì l'anno seguente. Dopo perduto uno dei legni, consumate le provvisioni e sofferto orribilmente a cagione dei ghiacci e delle tempeste, la squadriglia tornò alla spicciolata. Il supposto oro non era altro che arena luccicante.
   Mentre Frobislier andava così cercando l'El-Dorado nel Nord, Francesco Drake lo trovava nel Sud. Egli era un marinaro dalla testa alla pianta del piede. < I patimenti, sofferti con pazienza nella sua gioventù (dice il Fuller), saldarono le giunture dell'anima sua, e le