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Il Vagabondo delle Stelle

Jack London
Bietti Milano, 1946, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   tra da quel pescatore. Essi lo distruggeranno, od egli distruggerà loro.
   La moglie di Pilato ascoltava avidamente.
   — In verità, — diss'ella, — è strano che un sem-plice pescatore abbia una simile potenza. Da dove deriva il suo potere? Sarei curiosa di conoscere quest'uomo, e di vederlo coi miei occhi.
   La fronte di Pilato si corrugò maggiormente, e Miriam esclamò con un riso sprezzante :
   — Se ci tenete tanto a vederlo, andate a cercarlo nelle catapecchie della città. Lo troverete a bere, in co'mpagnia di meretrici. A Gerusalemme, non si è mai visto un profeta così strano!
   Io protestai:
   — Bere un po' di vino nelle catapecchie non è un grave delitto. Io stesso, molte volte, l'ho fatto, in passato. Non è un motivo per condannare un uomo...
   — È un pazzo pericoloso, lo ripeto! — insistè Miriam. — È un rivoluzionario che annienterà quel che rimane dello Stato ebraico, e distruggerà il Tempio. Non so se egli si renda esattamente conto dell'opera che compie e del seme che sparge. Ma, cosciente o no, è un flagello; e, come a tutti i flagelli, bisogna sbarrargli la strada.
   Scaldato da questa disputa, presi le parti di Gesù e dichiarai :
   — Da tutto quel che ho sentito dire, quest'uomo è un semplice, ha il cuore buono, e non ha mai fatto del male.
   E testimoniai la guarigione dei dieci lebbrosi, alla quale ero stato presente in Samaria, sulla strada di Gerico.
   — Voi credete dunque a questo miracolo? — mi chiese Pilato, mentre dal difuori giungevano i clamori lontani della folla, trattenuta dai nostri soldati. — Voi credete proprio, Lodbrog, che in un