Il, VAGABONDO DELLE STELLE
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   Tutta la città rumoreggiava, come un vespaio irritato. La grande festa di Pasqua era vicina, e migliaia di persone affluivano dalla campagna, per venire, secondo la tradizione, a celebrarla a Gerusalemme.
   Questi pellegrini non erano meno loquaci e rumorosi degli abitanti della città. E questa ne rigurgitava a tal punto, che molti di loro erano costretti ad accampare fuori delle mura.
   Domandai a Pilato se questa effervescenza era dovuta agli insegnamenti di quel Pescatore, o all'odio degli Ebrei contro Roma.
   Mi rispose :
   — Un decimo, non di più, di questo rumore è dovuto a Gesù. Ma Caifa e Hannan ne sono la causa principale. Sono essi che agitano tutto il popolo. A quale scopo? Lo ignoro ancora.
   Miriam intervenne :
   — È certo, — disse, — che in questa effervescenza Caifa e Hannan hanno la loro parte, la loro gran parte di responsabilità. Ma voi, Ponzio Pilato, siete un Romano, e non vedete la situazione nel suo vero aspetto. Se foste Ebreo, comprendereste che non si tratta soltanto di dispute di taumaturghi e di settari, nè di cagionare, a voi ed a Roma, degli imbarazzi volontari. Il Gran sacerdote, i Farisei, tutti gli Ebrei intelligenti, Erode Antipa, Erode Filippo, ed io stessa, lottiamo tutti per la nostra esistenza. Quel pescatore può essere un pazzo; ma la sua pazzia non manca d'artifizi. Egli predica la dottrina dei poveri. Minaccia la nostra Legge. E la nostra Legge, è la nostra stessa vita, voi lo sapete. Della nostra Legge, siamo gelosi, come dell'aria che respiriamo. Pretendere di sopprimerla, è come se vi si sopprimesse, strangolandovi, l'aria dei polmoni. La lotta si combatte, da una parte fra Caifa, Hannan e tutto quello che rappresentano, e dall'ai