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JACK LONDON
sommosse, e dei profeti, portati in trionfo o lapidati! Che gli Dei ci salvino da tutti questi esaltati! Gerusalemme č un manicomio. Lodbrog, non avrei mai creduto questo di voi. E dire che siete proprio come gli altri, che declamate sulla vita futura; come quegli energumeni che ci arrivano, ogni giorno, dal Deserto! Viviamo la nostra vita, Lodbrog! E una sola alla volta. Ci risparmieremo cosė degli inutili affanni.
La moglie di Pilato era meno scettica. Si entu. siasmava per queste discussioni, estasiata, colle mani strettamente incrociate. Era, come ho detto, una donna magrolina, che sembrava minata dalla febbre. La sua pelle era tesa sui muscoli, e cosė trasparente che attraverso la sua mano si poteva vedere la luce. In fondo, non era una cattiva creatura. Ma era straordinariamente nervosa, aveva delle visioni, credeva di sentire delle voci, ed aveva fede nei presagi.
Le missioni delle quali, in nome di Tiberio impe-rator Homano, Pilato m'incaricava, mi allontanavano spesso, pių di quello che non avessi desiderato, da Gerusalemme e da Miriam. Andai in Idu-mea, e fino in Siria, e sempre, sulla mia strada, incontravo degli Ebrei che discutevano furiosamente di religione. Era proprio la caratteristica della loro razza. Invece di lasciare ai preti, come altrove succede, le discussioni teologiche, ogni ebreo si faceva prete e, appena poteva trovare un ascoltatore (il che non era affatto difficile), si metteva a predicare. Abbandonavano, ogni momento, le loro occupazioni, per andare erranti attraverso il paese, come dei mendicanti sulla strada, a discutere e disputare coi rabbini e i talmudisti, nelle sinagoghe e sotto i portici dei templi.
Fu in Galilea, provincia poco frequentata, che per la prima volta trovai la traccia di Gesų. Era,