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Il Vagabondo delle Stelle

Jack London
Bietti Milano, 1946, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Il, VAGABONDO DELLE STELLE
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   fatti prigionieri. Soltanto Ermanno Tromp riuscì a sfuggire nella nebbia e potè, in seguito, raccontarmi i particolari di quanto era successo.
   Per tutta quella notte, quantunque la notizia del sacrilegio si fosse già divulgata attraverso le Provincie del nord, che si sollevarono immediatamente contro i funzionari imperiali, Keijo e la Corte dormirono pacificamente, in una completa ignoranza degli avvenimenti. Per ordine di Chong-Mong-ju, i fanali di pace continuarono a brillare su tutta la Corea. Così avvenne anche nelle notti seguenti, mentre i messaggeri di Chong galoppavano vertiginosamente a cavallo, per andar a portare dappertutto i suoi ordini sovrani.
   Mentre io uscivo da Keijo, all'ora del crepuscolo, per andar a fare un giro a cavallo in campagna, vidi, sotto la Grande Porta della capitale, abbattersi la cavalcatura sfinita d'uno di questi messaggeri, che continuò il cammino a piedi. Proseguii per la mia strada, senza preoccuparmi di sapere chi fosse quell'uomo, e senza dubitare che egli recasse con sè il mio destino.
   Il messaggio del quale era incaricato, fece scoppiare la rivoluzione al Palazzo imperiale. Quando vi rientrai, a mezzanotte, tutto era terminato.
   Fin dalle nove di fiera, i congiurati s'erano impadroniti, nel suo stesso appartamento, della persona dell'Imperatore. Lo costrinsero a fare sfilare davanti a lui tutti i suoi ministri; e, man mano che si presentavano, erano uccisi. Anche i « Cacciatori di tigri » s'erano ribellati. Yunsan e Hamel furono fatti prigionieri,/e ferocemente picchiati da loro, a piattonate di sciabola. Gli altri otto marinai poterono fuggire cial Palazzo, trascinando con loro la signora Om. Vi riuscirono, grazie a Kim che, colla spada alla mano, aprì loro un passaggio at-
   ti vagabondo dellè stelle.
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