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Il Vagabondo delle Stelle

Jack London
Bietti Milano, 1946, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   208-4
   JACK LONDON
   mosi « Cacciatori di tigri », comandati da Kim, furono guadagnati alla sua causa.
   E, mentre Yunsan salutava con un cenno del capo la gente prosternata ai suoi piedi; mentre io mi dedicavo pacificamente alla signora Om ed agli sports, mentre Hamel perfezionava i suoi piani di fuga e di saccheggio del Tesoro imperiale; mentre Maartens ruminava i suoi progetti, fra le tombe della Montagna di Tabong, il vulcano che fremeva sotto i nostri piedi, non dava quasi nessun segno visibile della sua prossima eruzione.
   Signore Iddiol Quando la tempesta si scatenò,, fu veramente una cosa terribile! Parti, ad un tempo, da tutti i lati. Si salvi chi può! Ma non tutti si salvarono. Fu Maartens che precipitò, di fatto, la catastrofe e fece scoppiare la congiura prima dell'ora fissata da Cong-Mong-ju. Gli fornì una così bella occasione di agire, che sarebbe stato ben sciocco, se non ne avesse approfittato!
   Giudicate un po'. Mentre i Coreani hanno, per gli antenati morti, un culto fanatico, quel vecchio pirata olandese, in compagnia dei suoi quattro marinai, nella sua provincia sperduta di Kyong-ju, non commise la follìa di profanare le tombe degli antichi Re di Siila, che vi dormivano, da secoli, nei loro feretri d'oro?
   L'operazione si effettuò durante la notte e, prima del sorgere del sole, i cinque congiurati si affrettarono a mettersi per via, per guadagnare la costa.
   Ma, il giorno seguente, su tutta la contrada si abbattè un intenso nebbione, ed essi si smarrirono. Non poterono raggiungere la giunca che li aspettava, e che Maartens aveva noleggiato in gran segreto. Un funzionario locale, chiamato Yi-Sun-Sin, devotissimo a Chong-Mong-ju, si lanciò al loro inseguimento, con dei soldati. Furono circondati e