Il, VAGABONDO DELLE STELLE
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versale. In ogni circostanza, si mostrava uguale a se stesso. Tutta la giornata ed una buona metà della notte, discorrevamo e scherzavamo fra noi. Certamente avevo ricevuto il dono delle lingue; e, molto rapidamente, impalai il coreano. Kim si meravigliava dei miei progressi.
M'informava pure dei costumi e del carattere de gli indigeni, delle loro virtù e dei loro difetti. M'insegnò diverse canzoni, canzoni di fiori, canzoni d'amore, e canzoni... da bere. Eccone una da lui inventata, e della quale tenterò di tradurvi la fine.
Kim e Pak, nella loro gioventù, hanno firmato fra loro un patto, secondo il quale d'ora in poi si asterranno da bere. Il patto non ha tardato ad es sere infranto, ed entrambi cantano in coro:
No, non mi trattenere! La coppa affascinante sovra ogni cosa al mondo, dove tanto bevetti, mi renderà giocondo; la coppa del buon vino colore di rubino! Dimmi, amico : dov'è? Presso quel pesco rosa? Buona fortuna a te : io voglio berne a iosa...
Hamel, uomo intrigante e scaltro, m'incoraggiava nei miei scherzi, che mi attiravano il favore di Kim e, per riflesso, lo facevan godere anche a tutta la compagnia. Hamel non cessò d'essere il mio consigliere, devo dichiararlo, e seguendo le sue direttive guadagnai in seguito il favore di Yunsan, il cuore della signora Orn e la benevolenza dell'Imperatore. Avevo senza dubbio, in me stesso, l'inflessibile volontà e la' temerità necessaria al gran giuo-