Il, VAGABONDO DELLE STELLE
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— Ad ogni modo, fra noi, ce ne sono di quelli che non ne usciranno mai più.
— E chi sono?
— Bill Tvler. e la signora Grant, e Silas Dunlap, e tutti gli altri.
— Che vuoi farci, Jesse? Non parliamone più... Quelli sono già sotto terra. Non sai che ogni carovana deve seminare dei morti lungo la sua strada? E sempre stato così, suppongo, da quando mondo è mondo; e il mondo non s'è spopolato per questo. La nascita e la morte, Jesse, lo vedi bene, sono sempre camminate vicine, quaggiù. Così è stato da migliaia d'anni. E la nascita ha sempre vinto la morte. Lo suppongo, almeno, poiché la terra non s'è mai vuotata; al contrario, in tutti i tempi gli uomini sono cresciuti e moltiplicati. (Così, Jesse, tu avresti potuto essere ucciso, quando andavi a prender acqua Ebbene, no! Tu sei qui a discorrere con me; e, con molte probabilità, quando sarai grande, diventerai, in California, padre di numerosa famiglia.
Questo ottimismo nel valutare la situazione, e la cordialità di Labano verso di me, m'incoraggiarono a formulare un desiderio che, da molto tempo, sonnecchiava nel mio cervello.
— Dimmi un po', Labano, — esclamai ad un tratto, — supponiamo che tu sia ucciso qui...
— Chi? Io!
— Dico soltanto : « Supponiamo », — spiegai.
— Va bene. Continua.
— Supponiamo che tu sia ucciso... Mi lasceresti le capigliature recise che porti?
Riflettè un poco, poi brontolò:
— Che cosa ne faresti? Tua madre ti schiaffeggerebbe, se te le vedesse.
— Oh! non le porterei davanti a lei! Ma, insomma, Labano, francamente, ss tu fossi ucciso, biso-