Il, VAGABONDO DELLE STELLE
149
Non un colpo di fucile fu tirato contro di noi.
Raggiungemmo la sorgente, sani e salvi, empimmo i nostri secchielli e, prima di tornare, ci allungammo sul ventre, per berne una lunga sorsata, alla stessa sorgente. Poi, con un secchiello pieno in ogni mano, tornammo verso il nostro accampamento. E, sempre, nemmeno una fucilata!
Non mi ricordo quanti viaggi effettuammo cosi. Quindici o venti, almeno. Camminavamo lentamente, dandoci la mano nell'andare. Poi tornavamo, coi nostri quattro secchielli pieni. Questo lavoro li produceva una gran sete. Parecchie volte ci allungammo, per bere abbondantemente alla fonte.
Ma tutto ha un termine. Era evidente che se gli Indiani avevano momentaneamente cessato il loro fuoco, avevano in questo obbedito agli ordini dei bianchi che erano con loro. Credevano che fossimo realmente delle bambine? Lo ignoro. Sta il fatto che Jed ed io, ci preparavamo a metterci in via per un nuovo viaggio, quando scatṭ una fucilata, poi un'altra.
— Ritorna! —¦ mi griḍ mia madre.
Guardai Jed, ed egli mi guarḍ. I nostri pensieri s'incrociarono come i nostri sguardi. Lo sapevo ostinato, egli mi sapeva ostinato; ed eravamo deei-si, ognuno, a restare Io stesso, se uno di noi si fosse ritirato.
Mi rimisi dunque in cammino, ed egli mi imiṭ.
— Qui, Jesse! — griḍ di nuovo mia madre. E nelle sue parole si sentiva un paio di schiaffi.
Jed m'interrog̣ cogli occhi. Crollai il capo, e dichiarai :
— Andiamoci!
Corremmo svelti sulla sabbia, a ci parve che i colpi di fucile di tutti gli Indiani fossero diretti contro di noi. Arrivai alla sorgente per il primo, di mede ehe Jed, che m'aveva seguito da vicino, db-