II. VAGABONDO DELLE STELLE lJJtì
A Beaver, a cinque giorni di viaggio a sud di Fili-more, rivedemmo Lee. E ritrovammo dei cavalli sfiniti attaccati davanti alle case.
Cedar City — la Città del Cedro — fu l'ultima nostra fermata in paese mormone. Labano che, col suo cavallo, era andato in avanscoperta, tornò a fare il suo rapporto a mio padre. Le notizie erano inquietanti.
— Ho visto, — disse, — Lee scappare a gran velocità, quando sono apparso. Capitano, a Cedar City, ci sono più uomini e cavalli del posto bastante per loro nella piccola città.
Tuttavia, avemmo poche noie. Ci rifiutarono, naturalmente, di vendere ogni genere di merci. Ma ci lasciarono tranquilli. Le donne ed i ragazzi rimasero chiusi in casa, e se qualche uomo si mostrò in vicinanza del nostro accampamento, non vi penetrò, com'era successo altrove, per insolentirci.
A Cedar City morì il piccino dei Wainwright. La signora Wainwright, mi ricordo, venne a trovare Labano; e, piangendo, lo supplicò di tentar di procurarle un po' di latte di vacca.
—¦ Così, — diceva, — il piccino potrà forse salvarsi. Del latte ne hanno. Ho visto coi miei occhi delle mucche giovani. Vacci, Labano, te ne prego! Tentare non nuoce. Nella peggiore ipotesi, lo rifiuteranno. Ma non oseranno certo. Dì loro che si tratta d'un piccino, un debole e innocente bambino. Le donne mormone hanno un cuore di madre. Non vorranno rifiutare una tazza di latte a un bambino.
Labano fece il tentativo. Ma, come raccontò poi a mio padre, non potè arrivare a parlare con delle donne mormoni. Non vide che gli uomini, i quali si rifiutarono in modo assoluto.
Cadar City era il posto avanzato dei Mormoni. Poi
Il vagabondo delle stelle.
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