VII.
LA CAMICIA DI FORZA.
Tale era la mia situazione irritante, da cui non riuscivo ad uscire.
Sapevo che esisteva in me una Golconda di ricordi latenti d'altre esistenze. Ma ero impotente a frugare ed a mettere in luce questi tesori. Malgrado i 1 miei sforzi, non riuscivo che a svolazzare, a dritta ed a rovescia, in mezzo a questi ricordi.
Paragonavo il mio caso con quello del pastore \ Stainton Moses, che affermava di avere anteriormente incarnato Sant'Ippolito, vescovo greco e mar-; f tire, Plotino, il filosofo neo-platonico, Atenedoro, l, filosofo stoico; e, pił vicino a noi, Grocinio, che fu , un amico di Erasmo da Rotterdam. E non dubitavo affatto che le dichiarazioni di Stainton Moses ; non fossero veritiere. Egli aveva realmente perso-, nificato tutti questi uomini, nella lunga catena dell'I le sue incarnazioni.
Le esperienze del francese colonnello De Rochas, mi confermavano in questi pensieri, e m'attiravano in modo particolare. Ne avevo letto il racconto, quand'ero ancora novizio in queste materie, negli intervalli che mi lasciavano le mie antiche occupazioni, Egli raccontava che, impiegando dei soggetti