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   JACK LONDON
   Il missionario mi porse una quarta fotografia, che esaminai attentamente. Poi dichiarai:
   — Questo paesaggio è tutto diverso dal precedente... Nel centro di questa fotografia c'è una collina; altre sono in lontananza... Verso la destra, una strada campestre, dei giardini, degli alberi, delle case dietro grossi muri di pietra... Verso sinistra, dei buchi nelle rocce, dove certo si seppellivano i morti... Qui, un posto in cui si gettavano delle pietre a delle persone, finché non fossero morte... Non l'ho mai visto fare... Me l'hanno soltanto raccontato...
   — Ma questa collina al centro... — interrogò il missionario, mostrandomela. — Sai dirmi il suo nome?
   Esitai e crollai il capo.
   — L'ho dimenticato. Ma ini ricordo che là si giustiziavano i condannati.
   — Perfettamente! Benissimo! — approvò il missionario. — Tutti i dotti, gli archeologi più competenti sono d'accordo. La collina è il Golgota e il suo culmine è la piazza dei Granii, cosi chiamata perchè vi si abbandonavano i cranii dei condannati, ed anche perchè è calva e denudata come un cranio. Notate la somiglianza impressionante. Lassù è stato crocifisso...
   Si voltò verso di me; e, bruscamente, domandò :
   — Ci sai dire, giovane sapiente, chi è stato crocifisso in questo punto? Lo vedi pure, Colui?
   Oh, sì! lo vedevo! Mio padre, quando più tardi raccontava questa storia, diceva che i miei occhi si dilatarono allora }n modo strano...
   Tuttavia non risposi alla domanda. Mi contentai di crollare il capo, con ostinazione, e dissi soltanto :
   — Questo nome, non 1q pronunzierò, perchè vi burlereste di me. Sì, vedo Colui di cui volete parlare... Lo vedo, e ci sono tanti uomini intorno, e