Stai consultando: 'Il Vagabondo delle Stelle ', Jack London

   

Pagina (58/312)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (58/312)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Il Vagabondo delle Stelle

Jack London
Bietti Milano, 1946, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   58
   JACK LONDON
   Mi porse una terza fotografia.
   Rappresentava un paesaggio aspro e nudo, quasi senz'alberi e senza vegetazione, una gola rocciosa, in cui erano raggruppate alcune miserabili casupole in pietre lisce, coi ietti in forma di terrazza.
   — Adesso, ragazzo mio, — disse il missionario in tono canzonatorio, — che cos'è -questa?
   Istantaneamente, risposi:
   — Samaria!
   Mio padre battè le mani allegramente, mia madre sembrava tutta meravigliata, ed il missionario, sempre più persuaso che ci si burlasse di lui, non nascondeva la sua irritazione.
   — Ha ragione il ragazzo, — disse. — E proprio Samaria, in Terrasanta. Ho attraversato io stesso '-nesto villaggio, ed ho comprato questa fotografia per ricordo. Il ragazzo ne avrà visto degli altri esemplari. Questa è la sola spiegazione.
   Mio padre e mia madre affermarono il contrario. Io presi la parola.
   — Anche qui, l'immagine è diversa da quella che ho conosciuto... — Mi sforzavo, dentro di me, di ricostruire, tanto per mezzo della fotografia, quanto secondo la mia memoria, il paesaggio che ricordavo confusamente. Il suo insieme, la linea delle colline all'orizzonte, non erano cambiati. Indicai col dito quel ch'era mutato. Le case, — dissi, — non erano allo stesso posto, ma qui, press'a poco. Gli alberi erano più numerosi. Ce n'era un bosco e, qua e là, dei ciuffi d'erbe, con molte capre. Mi sembra di vederle ancora, con due giovani pastori che le conducono. Vedo pure, in questo punto, un gruppo di vagabondi, vestiti di cenci. Sono tutti ammalati. Il loro viso, le loro mani, le loro gambe, sono tutta una piaga...
   Il missionario sorrise, un po' meno indignato, a dichiarò: