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   JACK LONDON
   E, siccome li assicurava delle facilitazioni ch'egli godeva nella prigione, nella sua qualità d'uomo di fiducia del direttore e del gerente del Dispensario, Long Bill Hodge gli ribattè :
   — Provalo un po'!
   Long Bill Hodge era un montanaro che scontava una condanna a vita, per aver fatto deragliare un treno, e che pensava soltanto ad evadere, per andare ad ammazzare il complice che aveva deposto contro di lui.
   Cecil Winwood accettò la prova. Assicurò che potrebbe addormentare i guardiani durante la notte dell'evasione.
   — È facile, a dirlo! — esclamò Long Bill Hodge. — Quel che ci occorre, sono dei fatti. Prova a cloroformizzare, stanotte stessa, uno dei nostri aguzzini, per esempio Barnum! E una canaglia che non vale la corda per impiccarlo. Ieri, nel reparto dei matti, ha picchiato a sangue quel povero demente di Chink. E, cosa più grave, non era di servizio! E di guardia stanotte. Se lo addormenti, gli fai perdere il posto. Quando sarai riuscito, potremo parlar dell'affare.
   Tutto questo, me l'ha raccontato più tardi Long Bill, quando ci rinchiusero insieme. Io avevo rifiutato di prender parte al complotto.
   Cecil Winwood esitava davanti all'imminenza della prova che gli veniva chiesta. Gli occorreva, a quanto assicurava, il tempo necessario per potere, senza farsene accorgere, rubare la droga al Dispen sario. Gli venne concessa una settimana di tempo e, otto giorni dopo, egli annunziò d'esser pronto.
   Fece come aveva detto. L'aguzzino Barnum si addormentò durante il suo turno di guardia. Una ronda lo trovò che russava sonoramente. Fu licenziato dal posto.
   Questo successo finì col convincere i congiurati.