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Il Segretario Galante
Raccolta di lettere d'amore; lettere d'augurio

Editore Barion, 1926, pagine 191

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 171 — •
   parte delle vostre grazie possa paragonarsi a quell'aspetto grazioso. Convenite, Iride, che l'amore ha esaurito tutta la sua arte nell'adornarvi. Le vostre attrattive sono il soggetto di tutte le canzoni. Le muse vi ripetono sempre che le Grazie non sono più belle d'Iride; e bisogna confessarlo, voi sola sapete aumentar lo splendore della vostra bellezza colla maniera ingegnosa con cui sapete collocare i vostri ornamenti. Havvi infatti una giovane vestita con più gusto?
   « Oh! quanto sta bene al vostro aspetto quella disinvoltura! Quei capelli ondeggianti con indifferenza sembrano scherzare e seguire i movimenti del vostro volto. Avete saputo bandire quell'austera formalità che proibisce al labbro di muoversi, ed all'occhio di fulminare collo sguardo. Non rassomigliate a quelle civette in cui tutte le grazie sono artificiali, di cui lo specchio tascabile può solo accomodare il proprio volto, rimuovere la bocca, e rendere agli occhi il loro affettato languore.
   « O voi, belle, che ignorate la vera arte del piacere, prendete Iride per modello! »
   Damone.
   « Il mio specchio, graziosa Iride, ottiene il felice vantaggio di convincervi ; vedrete che non era punto colpevole di essere tacciato d'adulatore. Quantunque la mia passione, pari alla vostra bellezza, non possa provar cambiamenti, terminate di mettere al colmo la mia felicità; ritornate, e che la vostra mano sia il guiderdone della mia costanza e del mio amore ».