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talento sa porre a proposito quanto può renderle seducenti. Il tormento eterno in cui vivono le punisce bene della loro ambizione...
« Voi conoscete, Iride, una persona che, piena di amor proprio e di vanità ha saputo dare al suo corpo una forma sì bella, che non osa nè alzare le braccia, nè volgere la testa per timore di disturbar l'edificio della sua taglia. Vedendola si crederebbe nna statua. Ma Iride, la bella Iride, non ha nulla in tutto il suo esterno che non sia libero e naturale; tutti i suoi movimenti son atti ad incantare; dunque Damone deve paventar i rivali.
« Damone, quel vero amante, che di continuo sospira per Iride, non conosce oggi altro piacere nella sua assenza che ritirarsi nell'ombra e indirizzar all'eco lamenti dolorosi ».
La carnagione d'Iride.
« Non è vero, mia cara Iride, che la bellezza della vostra carnagione vi sorprende tutte le volte che mi consultate? Non confessate al cuor vostro che nulla di così bello ha colpito il vostro sguardo? E una verità che certo non vi dico pel primo. Se non volete credermi, interrogate Damone : ogni giorno egli ve lo ripete: ma la sua franchezza vi offende, e perchè vi ama con passione, il suo giudizio vi sembra sospetto ».
« Due fiori appena sbocciati brillano sulle vostre guance celesti, ora è la rosa del mattino che fa sparir la bianchezza sorprendente dal giglio : ora è il giglio vittorioso che fa impallidire il carminio deli a rosa ».