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Il Segretario Galante
Raccolta di lettere d'amore; lettere d'augurio

Editore Barion, 1926, pagine 191

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 160 —
   L'amante. Ditemi, di grazia, come sta il nostro amore? Ne avete parlato coi genitori come me l'avevate promesso?
   La ragazza. Sì, amico mio; ne sono contenti, e desiderano che tutto si compia presto, qualora la vostra famiglia sia dello stesso parere.
   L'amante. Mi è impossibile il dirvi quanto è giulivo il mio cuore per sì buone novelle. Ora non mi resta più che radunare i nostri parenti.
   In qual modo il giovane deve parlare al padre della
   fanciulla.
   Il giovane, dopo averlo salutato, dice: Vi prego di scusar il mio ardire nell'introdurmi da voi per dichiararvi il desiderio che ho di far mia sposa la vostra adorabile figlia; se non avete opposizioni da farmi, vi prego di dirmelo.
   Il padre. Vi ringrazio dell'onore che ci fate; ma la Vostra domanda, esigendo qualche tempo onde riflettere, vi prego di scusarmi se non vi rispondo prontamente. Non avendo l'onore di conoscervi, ne parlerò cogli amici. Vi prometto la risposta fra otto giorni.
   Il giovane. V'assicuro che non mancherò di venire, e se la sorte mi vuol vostro genero, spero di rendervi così contento quanto fossi un figlio vostro. Addio, signore, mi raccomando a voi ed a vostra figlia.
   Per dare un anello all'amante dopo il contratto.
   Signorina, poiché piacque ai vostri genitori accordarmi la vostra mano, ricevete questo anello che vi presento e offro qual sicuro pegno della mia