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Il Segretario Galante
Raccolta di lettere d'amore; lettere d'augurio

Editore Barion, 1926, pagine 191

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 159 — •
   qualche cosa degna dei vostri meriti. Mi congedo dunque da voi, e vi lascio un addio, pregandovi di scusare se non vi intrattengo più con discorsi lunghi, non essendone capace; ma vi assicuro che ogni promessa è stata fatta colla volontà e con tutto il cuore.
   La ragazza. Vi ringrazio vivamente dell'onor che mi faceste, e vi prometto di parlarne a' miei genitori, e di dirvi la loro volontà appena che ci rivedremo; addio; resto la vostra umilissima serva.
   L'amante. Signorina, vi giuro che m'allontano ora dal mio più bel soggiorno; e perciò durante questa triste assenza il tempo mi sarà talmente noioso, che i momenti mi sembreranno giorni, ed i giorni anni; ma checché ne sia, poiché la necessità ci costringe a separarci, v'assicuro che non dimenticherò giammai l'effetto e la memoria dei vostri begli occhi. Addio fino al ritorno, che sarà al più presto possibile.
   Come l'amante deve salutare e parlare colla sua
   innamorata nel ritornare.
   L'amante. Ebbene, signorina, come siete stata dopo la mia partenza? So bene che ho tardato troppo a venir a vedervi, mentre ai veri innamorati i giorni sembrano anni e le ore mesi; ma vi prego di scusarmi, tanto più che ciò è stato mio malgrado e per mia grande sfortuna.
   La ragazza. Ahimè! amico mio, son ben lieta di vedervi in salute; la vostra cera m'annuncia che non siete stato ammalato, e ne godo; in quanto al ritardo non v'è bisogno di scusa, perchè credo che nulla ci dia adesso premura.