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   merei felicissimo se fossi servitore d'un'ainante giovane come voi, e ad ogni ora vorrei essere presso di voi per dirvi i miei pensieri : per questo, se mi faceste il bene ed il favore di accettarmi per vostro amante, sarebbe una buona fortuna per me, mentre avrei la felicità che ho desiderato in tutta la mia vita, e sarei contentissimo di essermi incontrato in voi, per vedermi oggi onorato delle vostre buone grazie. Ditemi dunque la verità per l'ultima volta, se colui che amate è presso di voi o no.
   La ragazza. Sapete che vi ho già detto che amavo l'onore sopra ogni cosa.
   L'amante. Che! mi credereste sì cattivo e sì disgraziato d'amarvi per altro fine, se non pel vostro bene ed onore? No, non differite più a dirmi la vostra volontà; se lo fate, mi obbligherete ad esservi un amatore fedele per tutto il tempo della mia vita. Ma temo che disprezziate la mia persona : tuttavia sono vostro con la più forte volontà.
   La ragazza. Non dubito più dei vostri desideri, nè dei vostri mezzi, ma sapete che non posso far nulla senza il consenso dei miei genitori.
   L'amante. So bene che siete una fanciulla che merita uno di me più ricco, ma non è il bene che forma il nodo di una sincera amicizia che vi giuro per tutto il tempo del viver mio. E poiché non volete pronunciare il sì, pronunciate il 110.
   La ragazza. Perchè non mi credete? V'ho detto, e ve lo ripeto, che non ho alcun amante, ma quegli che avrà volontà di sposarmi deve parlarne a mio padre ed a mia madre, e non voglio far nulla contro la loro volontà.
   L'amante. Mi dite in verità che non avete amatore; io v'assicuro che non ho nessuna amante. Vi