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Giulia si determina di spiegare ad Adolfo l'ostacolo che si oppone a stringer seco de' vincoli; gli domanda i mezzi di superarlo; si dimostra sensibile alle proteste di lui.
Egregio Signor Adolfo!
Per meglio convincervi della mia inalterabile sincerità, mi arrendo alle ragionevoli vostre insistenze, e mi affretto a parteciparvi finalmente qua-1 è infatti ciò che potrebbe ostacolare l'amore che nutrite per me. Ma permettetemi però una breve digressione, prima che entri in materia.
Io dunque, come ben sapete, sono nobile, priva di genitori, soggetta ad una zia vana ed irrequieta, il di cui grato piacere solo consiste nelle più barbare vessazioni che continuamente mi cagiona, senza che io sappia giammai di meritarle.
Suo marito poi, a cui è stata dal defunto mio genitore, di lui fratello, affidata per mia sventura la sorte de' giorni miei, è egli pure per altra parte, niente meno detestabile della sua consorte: avaro, superstizioso ed ignorante; tali sono i caratteri che principalmente distinguono questi miei cari zii, sempre molesti e d'accordo a tormentarmi co' loro maligni giudizi e co' loro reprobi sospetti. Essi mi hanno più volte avvertita che non soffrirebbero mai di vedermi coltivare niun'altra specie di relazione, fuori di quella che fosse loro piaciuta di destinarmi a tempo debito... e questo, frattanto, non si vede mai comparire; io... ma ohimè sento che alcuno si appressa; il timore di essere scoperta a scrivere (ciò che mi fu anche severamente vietato) m'agita in tal modo il cuore, che mi to-?