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Il Segretario Galante
Raccolta di lettere d'amore; lettere d'augurio

Editore Barion, 1926, pagine 191

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   fratello, che quasi amo altrettanto per fratello quanto amo te per amante, e che d'altronde vedeva mal volentieri che mi unissi con quel mio signor aspirante in matrimonio, lo ha fieramente battuto; mio padre ha percosso mio fratello ed io ebbi conseguentemente qualche schiaffo per essermi frapposta a dividere : ma di ciò poco me ne sarebbe importato, se la scena avesse qui avuto termine. Ma pur troppo v'è di peggio, e assai di peggio ancora... Ah! io tremo al solo proferire un sì fatale annuncio! Domani, tosto che il mattino apparirà sull'orizzonte (destino crudele!) io dovrò essere condotta in un ritiro. Siccome ignoro in quale convento dovrò essere trascinata, mi è impossibile di avvertirtene, ma mio fratello il quale deve restituirsi qui fra poche ore, e^che non mi abbandonerà certamente, non mancherà di dirti come tu mi potrai vedere, e in qual maniera mi potrai scrivere.
   Mio adorato! io non ti raccomando di essermi fedele: l'amore che nutro per te, il sacrificio che ti faccio, il barbaro trattamento che soffro, ti dicono più di quello che non potrei dire. Io sono inconsolabile, ma tu però consolati. Dove io entrerò non hai rivali da temere; io desidero solo che dove ti lascio, non vi sia qualche donna che mi involi il tuo cuore.
   È questo ch'io pavento. Ma tu mi sarai costante, nevvero? tu penserai alla tua povera amica, a questa misera reietta, a questa inconsolabile reclusa, e dal fondo del tuo cuore un pensiero, un bacio voleranno certo a me, che sempre ti penso, che sempre ti sospiro.
   Addio, mio diletto... e chi sa se per sempre; io