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sato. Ma giacche ti piace servirtene, servitene con giudizio, come faccio io, ti prego; poiché allorquando io ti dirò che t'amo, se tu mi risponderai : niente affatto, io ti replicherò che hai formalmente mentito, e per provartelo a tua confusione, mi sentirai sempre protestarmi col sentimento il più intenso dell'anima, ecc.
Un innamorato previene la sua Amante d'essere andato col di lei fratello a veder rappresentare /'Attila di Corneille: le fa l'elogio di questa produzione, e la eccita a venire ad ascoltarla essa pure, per aver il piacere con tale incontro di poterle parlare.
Mia cara amica,
Ho pranzato ieri in casa di tuo fratello, e di là ci siamo recati al teatro per assistere alla rappresentazione dell'Aitila di Corneille. Questo autore, che non scrisse mai niente che non fosse ammirabile, ha sorpassato se stesso nel terzo atto di questa stupenda produzione; ed io posso dire che vi ha messo tante bellezze, fino ad oscurare interamente le altre quattro parli. Non già che questi quattro atti siano cattivi : una penna sì celebre come quella di Corneille sparge sempre delle bellezze ovunque, e chiunque volesse applicarsi a fare l'analisi del nesso delle sue bellezze, vedrebbe che fra queste non v'ha un periodo inutile. Il secondo atto, il quale non è che mediocremente scritto, finisce con la scena più dilettevole che sia comparsa mai sulle scene. Una principessa, la quale vien data ad uno che essa non ama, giacché non può possedere quello che è da lei amato, essendo obbligata di conce-