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Il Segretario Galante
Raccolta di lettere d'amore; lettere d'augurio

Editore Barion, 1926, pagine 191

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 119 —
   Un Galante, ad una Bella che ricusava di amarlo per essere già impegnata ad ini altro; esso condanna la di lei costanza come opposta e nociva alle sue mire.
   Leggiadrissima Signorina,
   Quanto più penso al nostro abboccamento della scorsa notte, tanto meno mi appago delle vostre ragioni. Che deplorabile condizione è mai la mia! La ragione mi abbandona, mi toglie ogni adito alla speranza. Nella mia vita ho praticato persone molto amabili, le quali mi hanno lasciato il buon senso che mi era necessario per distinguere ed e-stimare il loro merito, senza mai alterare la mia pace. Non ho a lagnarmi che di voi, crudele, di avermi tolto la tranquillità del cuore.
   Credete a me : un'antica amicizia fa onore, ma una vecchia passione qual'è quella che vi impedisce di aderire alle mie brame, produce un effetto diametralmente opposto. Siete in errore se credete che un'eterna fedeltà con uno, il quale non è infine che un semplice amico, sia un merito da rimarcarsi. Non v'è al mondo cosa che più nuoccia alla riputazione di una donna di una simulata costanza. Voi fate pompa di questa virtù chimerica, che io non saprei conciliare colla vostra ripugnanza al matrimonio, e senza riflettere essere questo il peggior partito del mondo, poiché ciò che voi chiamate assurdamente virtù, alla quale vi attenete così tenace, è soggetta a mille nascenti passioni. I piaceri si moltiplicano come le ore.
   Cessi adunque in voi il ridicolo puntiglio di una