Dolore di una Bella, da lungo tempo priva di no-tizie del'suo Amante, senza sapere cosa pensarne.
   Adorato mio amico,
   Corre voce qui generalmente che vi sia accaduta una disgrazia; desidero che questa sia un'invenzione de' vostri nemici. Eppure, potete credere che l'incertezza in cui vivo forma il più insopportabile di lutti i miei tormenti. La vostra vita mi è più cara della mia; e quando penso che posso perdervi, e che vi ho già forse perduto, poco manca ch'io non mi abbandoni alla più tremenda disperazione.
   Dopo questi fatale notizia io corro come una forsennata qua e là, e dovunque pur troppo mi viene pienamente confermata, di modo che il cuore più non mi regge di ricercare che ne sia di voi : non è già che a me rincresca di far conoscere che sono vostra amante; l'eccesso del mio dolore mi toglie ogni riguardo; ma temo di udire qualche cosa più terribile, più orrenda della stessa morte.
   A voi dunque spetta unicamente, se potete, mio caro, dissipare questa mia inquietudine. Io non vi garantisco di resistere lungamente al mio cordoglio, se voi non ne accelerate l'immedialo rimedio, confortandomi con qualche vostro scritto. Credetemi, ecc.